sabato 5 maggio 2012

L’Italia in tavola al Cibus di Parma


Ogni anno come tradizione arriva il Cibus di Parma, il grande Salone internazionale dell’alimentazione che quest’anno sarà in programma nella città emiliana dal 7 al 10 maggio. Si tratta della più grande manifestazione italiana dedicata interamente alla gastronomia del nostra nazione. Una grande occasione per far incontrare il meglio dell’industria alimentare italiana con operatori e grandi distributori provenienti dall’Italia e dall’estero. A inaugurare la sedicesima manifestazione di Cibus ci sarà anche Mario Catania, l’attuale Ministro delle Politiche Agricole. Al grande Salone sono attese oltre 2.300 aziende espositrici, per la grande maggioranza italiane. Oltre all’evento fieristico di prodotti alimentari in questi tre giorni si svolgeranno parecchi convegni e dibattiti pubblici su diverse tematiche legate all’universo dell’alimentare, dell’industria gastronomica e della grande distribuzione.

Per i tantissimi visitatori attesi a Parma per la manifestazione ci sarà la possibilità di girare tra i padiglioni e gli stand dove saranno esposti i prodotti della carna, del pomodoro, del lattiero caseario, dei piatti pronti, del dolciario e del biologico. Proprio alla distribuzione alimenti biologici, dietetici e salutistici è dedicata grande attenzione da parte degli organizzatori del Cibus. All’interno della Salone infatti ci sarà un’area dedicata al biologico e alla sana alimentazione, area denominata “Pianeta Nutrizione”. Si tratta di un’area in cui si svolgerà anche il Forum multidisciplinare sulla corretta e sana alimentazione, al quale parteciperanno nutrizionisti, medici e società scientifiche. Ancora una volta dunque il mondo dell’alimentazione biologica e dei prodotti bio avrà una vetrina privilegiata a conferma della tendenza dell’industria alimentare questo tipo di produzione.

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lunedì 12 marzo 2012

Il bio al super


Negli ultimi tre decenni il mercato dei prodotti biologici in Italia ha avuto un incremento esplosivo: da articolo di nicchia reperibile solamente presso negozi specializzati, è ora presente sugli scaffali di negozi di ogni tipo, dal pizzicagnolo di quartiere fino agli ipermercati.
Il tema “distribuzione alimenti biologici” è oggetto di non pochi studi, data la diffusione di questo tipo di consumo presso fette sempre più grandi di popolazione. Da questi studi emergono dati sorprendenti, per esempio che, accanto ad uno “zoccolo duro” di consumatori molto informati e molto motivati, fra i primi ad orientarsi verso questo tipo di acquisto, c’è una maggioranza di acquirenti che possiede delle cognizioni molto vaghe sul mondo del bio, generalmente ferme all’assenza dell’uso di pesticidi durante la coltivazione.
L’inserimento degli alimenti biologici nell’assortimento della grande distribuzione organizzata è un fenomeno che presenta fondamentalmente due aspetti interessanti.
Innanzitutto, al supermercato il prezzo degli articoli bio è generalmente più basso poiché facilmente comparabile con quello dei prodotti privi di certificazione, che magari si trovano sullo stesso scaffale (infatti spesso, proprio per questo motivo, viene allestita un’area apposita dove esporre gli alimenti bio tutti insieme, dimodoché risulti più complicato mettere i prezzi a confronto).
Il secondo aspetto degno di nota è che il consumatore poco informato non distingue bene fra prodotti bio, da agricoltura integrata, ogm-free, eccetera, che trova tutti esposti nel grande supermercato, così da effettuare la scelta finale sull’unica base del prezzo.

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