venerdì 25 novembre 2011

Bondone e Passo San Pellegrino: natura da proteggere e storia da testimoniare


Il Monte Bondone è un massiccio di 2.180 m s.l.m. a ovest di Trento. Definito la montagna dei trentini per la sua vicinanza al capoluogo di Provincia, è una delle più importanti stazioni turistiche della regione. Nel 1934 fu aperto qui il primo impianto di risalita mentre dal '59, nel comprensorio sciistico Monte Bondone, si è svolto per anni il Trofeo Topolino, competizione mondiale dedicata ai giovani scialpinisti. Nel 1968 venne istituita la Riserva Naturale Tre Cime del Monte Bondone, fra i 1.580 e 2.176 m di quota per una superficie complessiva di 185 ettari. 

In quest'area, sono i fiori gli elementi più caratteristici della flora protetta: la Bonarota comune, il Geranio argentino, il Raponzolo di roccia, la Peonia selvatica, l'Anemone alpina, ecc. Tra gli animali, si possono incontrare caprioli, camosci, galli cedroni, corvi imperiali, gracchi alpini ed aquile reali. Interessante da un punto di vista storico più che paesaggistico è invece il Passo San Pellegrino (1.918 m), valico alpino che collega Falcade (BL) e Moena (TN). Noto per le sue piste da sci – online basta cliccare “piste fondo Passo San Pellegrino” per darci un'occhiata-, questo varco è stato un punto di transito fondamentale fin dai tempi delle crociate. 

Nel XIV secolo un gruppo di padri pellegrini vi aprì un ospizio da cui prese il nome “San Pellegrino”. Vicino fu costruita una chiesa dedicata a Sant'Antonio da Padova e ogni anno, ancora oggi, in occasione della festa del Santo, vengono distribuiti pasti e viveri ai viandanti. Sono le due guerre mondiali a sconvolgere completamente la pace del valico, fino alla sua rinascita negli anni Sessanta: i primi impianti di risalita del Passo San Pellegrino sono stati costruiti nel 1962.

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