martedì 22 novembre 2011

E se si ricandidasse?


Dopo le recenti dimissioni, tutti gli italiani – e non solo - si fanno una domanda; è davvero finita l’era Berlusconi?
C’è chi assicura che non ci sarà una nuova candidatura, chi invece crede in un colpo di coda, ipotizzando un Berlusconi intento a prepararsi fin d’ora per presentarsi alle prossime elezioni.
Di certo l’immagine dell’ex premier e del suo partito hanno subito un durissimo colpo e la sua credibilità ha raggiunto i minimi storici.
La larghissima maggioranza nelle camere all’inizio del mandato faceva ben sperare gli italiani che avevano dato fiducia al centro-destra, ma l’evoluzione degli eventi non ha sorretto quelle speranze.
Sono state tante le crepe che hanno portato alla fine; dall’addio del cofondatore di partito Gianfranco Fini alle vicende “amorose” del premier, dal duro scontro coi giudici all’incapacità di affrontare la crisi.
In una situazione così difficile Berlusconi è andato in panne anche sui terreni a lui più congeniali; un esperto in comunicazione come lui non avrebbe dovuto fare l’errore di presentarsi davanti alle telecamere per dire che tutto va bene, che gli aerei e i ristoranti sono pieni, mentre la grande maggioranza degli italiani guarda con occhi preoccupati alla crisi, temendo di perdere quei pochi beni rimasti in proprio possesso.
Se il Cavaliere volesse nuovamente ripresentarsi avrà bisogno di cambiare strada, di segnare una svolta con il passato, magari andando alla ricerca di veri esperti nel settore.
Se cercasse parole come “naming” o “creazione loghi” riuscirebbe sicuramente a trovare qualcuno capace di proporre idee più brillanti rispetto ad alcuni dei consiglieri che lo circondano.
Anche se, per fare una proposta migliore de “Il partito della gnocca” non è necessario essere grandi comunicatori; basterebbe solo il buon senso…

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