lunedì 28 novembre 2011

Val di Fassa e Val di Non: valorizzazione della cultura e dell'ambiente


La Val di Fassa, a nord est della regione Trentino, è meta tipica degli appassionati di sci, fondo, discesa, alpinismo, snowboard, escursionismo, trekking, e così via. Basta cliccare in rete “piste da sci Pera di Fassa”, ad esempio, per catapultarsi nelle architetture innevate degli impianti di risalita, dei collegamenti, delle seggiovie, dei panorami ad altitudini crescenti della Valle. Eppure, i centri di montagna spesso offrono delle alternative o delle variazioni alle classiche vacanze con gli sci. 

In Val di Fassa, infatti, la cura e la diffusione della cultura ladina è particolarmente sentita ed è qui che sono stati fondati l'Istituto Culturale Ladino di Vigo di Fassa e il Museo Ladino. L'Istituto si adopera per la valorizzazione della lingua ladina e delle caratteristiche culturali di questa minoranza. Al contempo il Museo, attraverso testimonianze, oggetti e documenti, si occupa di storia e lingua ladina, archeologia, geologia, artigianato, turismo ed economia tipici della Ladinia, regione culturale compresa fra le Valli Fassa, Gardena e  Badia in Trentino Alto-Adige, Livinallongo e la zona di Cortina d'Ampezzo in Veneto. 

Se invece si è pratici del comprensorio sciistico Val di Non, a nord ovest del Trentino, ma si è alla ricerca di alternative agli sport invernali, non si può rinunciare ad una visita al vicino Parco Naturale Adamello-Brenta. Si tratta dell'area protetta più vasta del Trentino e una delle più grandi d'Europa. Basti citare solo qualche dato: 620 kmq di superficie, 39 comuni al suo interno, 700 km di sentieri, 48 laghi, 117 specie di uccelli, 51 specie di mammiferi, 1.300 cervi, 3.600 caprioli, 7.300 camosci, 1.386 varietà di fiori,... mentre nel 2008 il Parco è stato inserito nella Rete internazionale dei geoparchi Unesco.

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