domenica 21 agosto 2011

L'invenzione di un logo

Il primo approccio pratico per creare loghi aziendali o reinventarli, il cosiddetto restyling, sarà una bozza, uno schizzo cartaceo, una prova tangibile di un’idea. I primi tentativi ruoteranno intorno alla scelta del carattere da usare, in gergo “font” o “lettering”, per una scritta, un nome, una parola, una lettera o una sigla. È una scelta importante quella del font, poiché influirà sulle linee grafiche che via via completeranno la realizzazione del logo. Un logotipo ben fatto, utile al suo scopo, originale, è in grado di distinguersi dalla concorrenza e dal panorama affollatissimo di immagini e parole che ci circonda.

Pertanto, non può mancare di una serie di caratteristiche: rappresentare in modo netto un marchio preciso (pensiamo, ad esempio, alla nota casetta con mulino ad acqua e al suo nome); utilizzare i colori con gusto accattivante e con un pizzico di psicologia; richiamare in qualche modo, purché convincente e penetrante, la marca di riferimento. La sua originalità deve essere immediata, fresca, ficcante, riconoscibile ovunque e da tutti. Sul piano strettamente comunicativo, dovrà potersi declinare su qualsiasi mezzo a disposizione: biglietti da visita, pagine web, gadget e così via, valorizzandosi a seconda delle potenzialità del medium.

Per "ideazione loghi aziendali" si intende quindi la capacità di definire il messaggio o i messaggi di un prodotto e sintetizzarli graficamente, tenendo conto della loro diffusione. Un buon logo è allora quello che sa comunicare con semplicità e chiarezza. Sa giocare sui chiaroscuri e sui colori complementari. Sa interpretare lo sviluppo di volumi geometrici in 2D e 3D. Sa ragionare su discorsi grafici in grado di armonizzarsi proficuamente fra loro, nel segno della coerenza semantica, grafica e simbolica.

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