giovedì 9 dicembre 2010

La lotta infinita sulle poker room live

Nel maggio di quest'anno è arrivata un'importante disposizione da parte dell'Aams riguardo all'uso delle poker room live, i cosiddetti totem. Queste poker room permettono agli utenti di poter giocare partite che fisicamente sono svolte online ma che realmente permettono un caontatto di tipo fisico con gli avversari. Secondo Aams infatti queste poker room live aggirano di fatto le disposizioni date in precedenza perchè costituiscono una sorta di intermediazione della raccolta di gioco e quindi non è possibile giocare a Texas Hold'em su internet seguendo questa particolare tipologia di gioco. Ma, come stiamo per vedere, questa storia non è ancora finita. Cerchiamo di raccontarvi ora i passaggi più importanti, facendo alcune considerazioni su tutto questo.

Giugno 2010. Si riapre la speranza. Il tribunale di Venezia (3 giugno), se­guito poi da quello di Padova (7 giu­gno) e da quello di Prato (23 giugno), ordina il disse­questro di alcuni tavoli per il poker online collegati a siti regolarmente muniti di concessioni. Non si vede il reato di intermediazione ai sensi della legge 401/89 perchè gli apparecchi "fornivano solo uno strumento per il gioco".

Un mese dopo, a luglio, la Aams, tramite una sua circolare specifica, ha decretato che il gioco nelle poker room live è vietato, perchè c'è una netta distinzione tra i giochi a soldi con raccolta fisica e i giochi a soldi con raccolta a distanza. In questi ultimi non è possibile effettuare vincite in denaro perchè costituirebbe, di fatto, gioco d'azzardo. Il problema dunque si ripresenta e a tutt'oggi non è molto chiaro il modo in cui si devono comportare i gestori di quest poker room live.

La nostra inchiesta sulle poker room live parte proprio da qui, dalle leggi e dalle sentenze che i vari tribunali hanno emesso. Ora è da vedere come sarà il prossimo futuro: forse ci troveremo davanti a sequestri di tavoli, chiusura delle poker room live o altro ancora. Sta di fatto che ad oggi le poker room live in Italia sono numerosissime e il fenomeno non accenna a diminuire. Il nucleo della questione sta in questo: entrando in un poker room live si può giocare a poker online con dei regolari terminali, dotati di schermo e mouse, quasi del tutto identici a quelli che si usano a casa. Le poker room su cui si può giocare sono le stesse alle quali è possibile accedere da ogni computer con internet. La differenza sostanziale è che ci sono più computer nello stesso spazio e perciò il contatto fisico con gli avversari è totalmente diretto. Ciò che Aams contesta è proprio questo, sostenendo che in tal modo si aggirano le leggi italiane sul gioco d'azzardo.

II vantaggio delle Live po­ker room è quello di poter giocare con le stesse moda­lità del gioco da casa, quin­di tramite un server che distribuisce le carte, che ci dice che punto abbiamo e, soprattutto, che mostra la situazione delle fiches degli altri giocatori. Con l'unica differenza che si possono guardare negli occhi gli av-versari. Le sale da poker dal vivo permettono a questo gioco, ormai famoso in tut­ta Italia, di diventare non solo un modo per divertirsi al pc ma anche per cono­scere nuovi appassionati e scambiare pareri sulle tec­niche e gli stili di gioco. I costi sono sempre gli stes­si. Come succede in ogni poker room virtuale, anche in quelle live il gestore del server preleverà la propria percentuale sul totale della vincita di ogni singolo tavo­lo. Pertanto, su una partita di 10 persone, da 5 euro ognuno, sul totale di 50 euro il 10% (a volte anche il 15%) andrà nelle casse del server. Il titolare della poker room, invece, guadagnerà solo sulla quantità di clien­tela che giocherà tramite il suo negozio. I suoi introiti, quindi, verranno gestiti dal brand utilizzato per far gio­care gli avventori. Un punto che stimola sem­pre più persone a frequen­tare questi posti riguarda le modalità di prelievo della vincita: una volta effettua­ta la consueta registrazione con firma del contratto e fotocopia del documento, è immediato, come d'altra parte è immediata la regi­strazione e l'invio del con­tratto da parte del titolare della sala. Quindi, mentre da casa si è prontamente invitati a versare denaro, per poi attendere i con­sueti 7-10 giorni lavorativi dopo l'arrivo del contratto inviato via email, o talvolta via posta cartacea, nelle Li­ve poker room tutte queste procedure vengono superate: si versa e si preleva con la stessa semplicità.
Un mondo da esplorare
Le Live poker room sono un mondo che attira molti giocatori. Condividere con altre persone la stessa pas­sione non è cosa da poco. Il problema del gioco virtuale, infatti, rischia di essere pro­prio l'isolamento: passare ore davanti al computer, in completa solitudine, può fare di un gioco avvincen­te come il poker un'arma a doppio taglio. Quante volte ci è capitato di incaponir­ci e perdere tempo e soldi dando la colpa alla sfortu­na? "Spesso, quando inizi a perdere con una certa con­tinuità, nell'arco della stessa giornata, il problema non è da ricercare nella sorte, bensì nel fatto che come un vortice, la voglia di re­cuperare i soldi persi ti fa giocare male", racconta un giocatore che abbiamo in­tervistato. "Giocare dal vivo mette un freno a tutto que­sto: i soldi che versi li sottrai direttamente dal portafo­glio. Te ne accorgi subito se stai spendendo troppo".
 In ogni sala da poker, infatti, c'è una cassa dove si possono effettuare ricariche sul proprio conto. Mentre da casa usufruiamo del nostro conto online - talvolta sen­za renderci conto di quanto spendiamo - nelle sale da poker paghiamo in mone­ta contante e, quando una serata comincia a girare ma­le, le nostre tasche iniziano a sentirlo. Versare 10 euro, vincere, per poi avere la pos­sibilità di prelevare subito, fa di questo circuito un modo più immediato rispetto al gioco del poker online. Le sale sono diventate, così, meta di ritrovo sia di giovani sia di adulti e il fattore "com­pagnia" è sicuramente la marcia in più che questi po­sti offrono. Sempre più fre­quentemente si organizzano tornei da venti o più persone che, con un buy-in (la quota d'entrata) oscillante tra i 10 e i 20 euro, garantiscono premi al primo e secondo posto più una consumazio­ne gratuita per tutti i parte­cipanti.

Grazie alla tecnolo­gia dei totem, insomma, si poteva rivivere - sia pur in modalità diversa - l'aria da bar che ormai, se non per alcuni sporadici casi, era spa­rita con l'avvento di internet e con il divieto normativo del gioco dal vivo.

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