Contratti di affitto : la cedolare secca del federalismo
La cedolare secca sugli affitti di Roma e’ il nuovo punto di partenza del Governo per il federalismo fiscale, per la piena autonomia dei comuni.
La cedolare secca altro non è che la tassa sulle entrate dal canone di locazione che il governo vuole fissare al 23%. Per i proprietari di appartamenti, soprattutto per quelli con redditi più altri, è un’ottima in quanto l’imposta attuale si basa sull’aliquota marginale Irpef cioè chi dichiara più di 75mila euro l’anno, dalla riforma otterrebbe uno sconto superiore al 50 per cento!
Le principali disposizioni che saranno attuate grazie alla nuova imposta sostitutiva è del 20% sulle locazioni immobiliari che dovranno essere introdotte dal provvedimento direttoriale esplicitamente previsto dal terzo comma dell‘articolo 2 del decreto sul federalismo fiscale.
Le principali novità fanno riferimento alla scelta del locatore di assoggettare l‘intero canone di locazione annuale alla nuova imposta sostitutiva del 20%, dovrà essere mostrata nella dichiarazione dei redditi congiunta alla base imponibile di calcolo della cedolare stessa e agli estremi di registrazione del contratto di locazione. Va detto inoltre che per i locatori che si avvalgono dell‘assistenza fiscale da parte dei sostituti d‘imposta, dei Caf e dei professionisti abilitati la nuova imposta sostitutiva sarà trattenuta dalle buste paga secondo le disposizioni contenute nel decreto ministeriale del 31 maggio 1999 n. 164.
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