Un affitto troppo caro per gli studenti milanesi
Universitario “straniero” (non residente o domiciliato) a Milano? E cerchi una casa o una stanza in affitto? Allora munisciti di carta e penna e vai davanti alla Bocconi. Troverai i muri tutti tappezzati di fogli, foglietti e fogliettini di offerte di affitti di Milano per interi appartamenti oppure per una stanza in coabitazione in modo da dividere le spese. I prezzi che vengono offerti sono tutti elevati; per capire quanto possano essere cari questi prezzi basti pensare che per affittare un posto letto in nero servono addirittura 650 euro mensili. Non parliamo poi delle stanze singole o dei monolocali, dove i canoni possono superare anche i mille euro al mese. Il Sunia, Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari, denuncia questi prezzi e questo mercato del nero ma nel contempo certifica il fatto che i costi per la casa continuano ad aumentare circa del 10% in un anno. Oltre a questo continuano a moltiplicarsi le irregolarità a danno dei ragazzi e delle loro famiglie.
Al Politecnico di Milano le bacheche annunci sono lungo i cortili, hanno lo sfondo rosso e migliaia di foglietti attaccati. Gli annunci sono di tutti i tipi. Una giungla. Il minimo per un posto letto si aggira sui 300 euro, ma è un’anomalia; chi riesce a recuperare un prezzo del genere è davvero fortunato. La tipologia di inquilino perfetto che la gente va cercando è donna/uomo, non fumatrice/fumatore e senza animale. Essere detentore di questi requisiti facilita la conquista di una stanza singola o di un appartamento in affitto.
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