martedì 6 marzo 2012

Quando i denti vengono meno


Succede alla maggior parte di noi, prima o poi, che vengano a mancare uno o più denti, vuoi per un trauma, vuoi per un’estrazione necessaria, vuoi per l’età. La prima cosa di cui ci preoccupiamo è il danno estetico ed è questa di solito la molla che ci fa correre a prendere un appuntamento con il dentista. Ma è il danno funzionale che dovrebbe preoccuparci maggiormente: se la masticazione cambia, infatti, saltano tutti gli equilibri che reggono non solo il cavo orale, ma anche collo, schiena, deambulazione.
Come interviene il dentista per scongiurare i danni estetici e funzionali? Se vi sono tutte le condizioni, a partire dallo spessore dell’osso, vi proporrà probabilmente l’implantologia transmucosa, una tecnica moderna che, attraverso l’ausilio di un dentalscan (praticamente una TAC ai denti), riesce a progettare un intervento molto preciso di impianto dentale. L’intervento non è “a cielo aperto”, non si utilizza il bisturi e non sono necessari punti di sutura, quindi i postumi dell’operazione sono estremamente ridotti. Inoltre, spesso è possibile avere i denti provvisori nella stessa seduta, quindi senza un periodo in cui si debba girare con le finestrelle aperte in bocca.
Forse non tutti sanno che l’implantologia dentaria è nata in Italia, negli anni Ottanta; da allora non si è più smesso di cercare le tecniche migliori, in termini di durata, di efficacia, di possibili complicazioni, tanto che ormai la vecchia protesi è solo la seconda scelta.

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