venerdì 6 gennaio 2012

Il ricamo diventa solidale


Questa antica arte tutta la femminile, importata dal Medio Oriente con gli arazzi e poi diffusa sia nei salotti dell’aristocrazia femminile di tutta Europa che nelle famiglie del popolo, dove  a colpi di ago e filo colorati si decoravano i tessuti.

Lenzuola, fodere, centrini, tovaglie e tovaglioli assumevano vesti personali e preziose diventando delle piccole opere d’arte da tramandare da generazione in generazione. Oggi questa, che un tempo era considerata un professione per le donne del popolo ed un hobby per le donne aristocratiche, è stata pian piano soppiantata dall’arrivo delle industria tessile e dalle macchine tampografiche e macchine da ricamo.
Solo in piccoli centri, lontano dal clamore delle città, c’è ancora qualcuno che con dedicazione e pazienza si cimenta in questa arte tutta la femminile. Alcuni musei tentano di ridare luce a questi manufatti dall’alto valore, ridando splendore e dignità a pizzi, merletti e ricami.

E’ quello che è successo a Schio in Provincia di Vicenza, dove è stato riaperto l’”Angolo delle creazioni al femminile”  dove si potranno acquistare ricami e altre decorazioni a tema natalizio; il ricavato andrà alla Croce Rossa. A Molfetta , invece, ci sarà la Mostra Mercato “Arca di Filo” dove si potranno ammirare ed acquistare manufatti di grande valore artistico prodotti dalle anziane della Onlus Don Antonio Grittani.
Qui lenzuola, camice da notte, coperte vengono decorate con i più ricercati filet e punto croce, le sale della mostra sono state allestite con mobili antichi e tutto ha un sapore romantico e vintage allo stesso tempo. 

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