Beauty contest: aldilà della giusta traduzione
Tra i mille tormentoni che hanno animato il dibattito
italiano degli ultimi mesi si è fatto largo anche il “beauty contest”: esimi
professori ne parlano nei tg, nei programmi di approfondimento e sulle pagine
dei giornali, ma siamo sicuri che tutti sappiano esattamente di che cosa si
tratta? Letteralmente l'espressione significa “concorso di bellezza”, ma è
chiaro che non è questo il giusto senso. Per capire con precisione a cosa si
riferiscano queste parole ci sono due strade: la prima passa attraverso il
ricorso ad agenzie di traduzione,
possibilmente specializzate in traduzioni economiche.
Per la seconda, molto più semplicemente, è sufficiente continuare a leggere qua
sotto!
Il beauty contest è una particolare procedura che sta
a metà strada tra una licitazione privata e un'asta; è infatti un meccanismo
che consente di assegnare delle risorse, lasciando la possibilità di
partecipare a tutti, ma prevedendo allo stesso tempo che i partecipanti presentino
determinate caratteristiche. Questo sistema fu scelto dall'ex ministro per lo
Sviluppo Economico Romani per assegnare le frequenze televisive, favorendo di
fatto chi già controllava il mercato; quindi Mediaset, la Rai e Telecom con La
7. All'epoca si sollevò qualche voce contraria, ma il governo decise di andare
avanti.
Dopo l'avvicendamento Berlusconi-Monti in tanti si
aspettavano un intervento che adesso è arrivato; il ministro Passera ha infatti
annunciato la sospensione per 90 giorni del beauty contest per definire meglio
la questione delle frequenze. Monti ha inoltre precisato che, in un momento in
cui si chiedono sacrifici agli italiani, non ci si può concedere il lusso di
assegnare risorse pubbliche senza un giusto corrispettivo.
Parole dolci come il miele per tantissimi italiani!
Etichette: agenzie di traduzione, traduzioni economiche
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