martedì 15 novembre 2011

Una dieta coi biscotti


Sgombriamo subito il campo da interpretazioni eccessivamente ottimistiche; ciò di cui tratteremo in queste poche righe non è una dieta alimentare che preveda biscotti a colazione, pranzo e cena.
Purtroppo queste diete sono ben accette solo nel paese di Cuccagna o nel collodiano paese dei balocchi; ma se per Pinocchio la conseguenza di questo stile di vita fu la sua trasformazione in asino, per noi rischierebbe di avere tristi risvolti salutistici.
Tuttavia, per venire incontro ai desideri dei tanti appassionati di dolci, che proprio non riescono a rinunciare ad uno “zuccherino” nel corso della loro giornata, giova ricordare che il biscotto non è affatto bandito dagli esperti nel campo dell’alimentazione.
Infatti questi piccoli prodotti della pasticceria, così cari a tanti italiani, hanno un ottimo valore nutritivo che può apportare la giusta carica per affrontare gli impegni di una giornata di lavoro; ovviamente bisogna fare dei distinguo, separando quelli particolarmente ricchi di grassi da quelli più facilmente digeribili e leggeri.
I classici biscotti al latte ad esempio sono ideali per accompagnare il caffè latte al nostro risveglio; stesso discorso vale anche per i cosìdetti frollini, i biscotti di pastafrolla.
I nutrizionisti sono concordi nel ritenere il mattino il momento migliore per mangiarli, ma sono ottimi anche come spuntini pomeridiani.
L’importanza assunta da questo prodotto, tanto nella produzione artigianale quanto in quella industriale, ha fatto sì che ad Alessandria gli sia stato dedicato addirittura un salone nazionale.
La prima edizione si è svolta tra il 30 settembre ed il 2 ottobre scorso e l’ottimo successo di pubblico ha ribadito ancora una volta il gradimento degli italiani.
Alla cose buone, in fondo, è difficile dire di no!

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