giovedì 17 novembre 2011

Marilleva e Alpe Pampeago: intrecci di storia e di sport


La storia di Marilleva, piccola località della Val di Sole, regione Trentino, è relativamente recente. In realtà, bisognerebbe raccontarne due, di storie: quella di Marilleva 900 e quella di Marilleva 1400. Marilleva è infatti una frazione del Comune di Mezzana (TN) ma suddivisa in due poli, situati a differenti altitudini: una a 900 m s.l.m, l'altra a 1.400. Marilleva 900, nata nel 1968, avrebbe svolto unicamente la funzione di punto di partenza degli impianti di risalita.

Negli anni però si è affermata come località con un proprio valore ricettivo e turistico, d'estate e d'inverno, grazie ai suoi alberghi, ristoranti, pizzerie, pub, negozi e parcheggi. Marilleva 1400, sorta agli inizi degli anni Settanta, è collegata a Marilleva 900 da una telecabina e da un'efficiente strada carrozzabile. È caratterizzata da strutture turistiche più complesse, uno stadio per lo sci notturno, una piscina coperta e da un buon carosello di piste da sci, innevate all'occorrenza anche artificialmente. Il comprensorio sciistico Marilleva, quindi, non ha nulla da invidiare a località più rinomate o blasonate, tant'è vero che non mancano turisti i quali, trascorso qualche giorno di vacanza, sognano di trasferirsi qui. 

Allo stesso modo, l'Alpe di Pampeago, tra la Val di Fiemme e la Val d'Ega, con i suoi 1.753 m s.l.m. è una meta deliziosa per sciatori (cliccando online “piste da sci Pampeago” le informazioni non mancano), ma anche per ciclisti: spesso il Giro d'Italia ha fatto tappa qui, vedendo la vittoria di Pavel Tonkov, Marco Pantani, Gilberto Simoni ed Emanuele Sella. Una tappa e una meta, quella dell'Alpe Pampeago, epica per gli amanti del ciclismo, dello sport e della montagna da conquistare.

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