sabato 9 ottobre 2010

Il liberty a Milano

Se uno dovesse pensare alla coppia “case Milano”, soprattutto se poco pratico della città, penserebbe a soprattutto a palazzi dalle facciate pesanti, dai tratti spessi, che comunicano imponenza e solidità. Ma Milano nasconde anche dei gioielli liberty, nati all’inizio del ventesimo secolo, quando il nuovo ceto borghese volle distinguersi anche per nuovi stili architettonici, che dovevano contrapporsi agli stili predominanti della città, medievale, neoclassico, gotico, rinascimentale.
L’art Nouveau si serve di nuove tecnologie e materiali edilizi, come il ferro, il vetro e il cemento armato. Le linee degli edifici sono ora mosse da curve e impreziosite da interventi scultorei, da affreschi e maioliche.
Il liberty è stato recentemente scelto come tema di uno degli itinerari turistici della “100Milano”, un progetto di valorizzazione turistica ad opera dell’assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano. L’itinerario viene così descritto dall’assessore Morelli:” Tra i tanti artefici di questo cambiamento spiccano i nomi di Giuseppe Sommaruga e Alessandro Mazzucotelli, che (...) tratteggiarono una nuova dimensione della città in equilibrio tra modernità e innovazione, tratti che da lì a poco sarebbero diventati l’essenza di Milano. (...) Il percorso, fuori e dentro l’antica cerchia dei Bastioni passando da Casa Galimberti, superbo esempio di utilizzo della maiolica decorativa, giunge all’ex Kursaal Diana oggi Hotel Diana Majestic o all’imponente e unico Palazzo Castiglioni (...), per proseguire lungo le belle architetture di Via Mozart e Via Cappuccini tra cui scorgere le famose case Berri Meregalli veri e propri prototipi architettonici di inizio secolo, per proseguire poi sino all’Acquario Civico o al Cimitero Monumentale vero museo all’aria aperta.”

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