lunedì 4 ottobre 2010

Comprare casa a Roma, bisogna scegliere fra prezzo e servizi?

E’ sufficiente effettuare una ricerca sul Web per “case Roma” per rendersi conto dei prezzi proibitivi degli immobili nella capitale. Il motivo del generale livellamento dei prezzi verso l’alto è presto detto: la concorrenza, che è ciò che nel libero mercato spinge aziende e imprese a praticare prezzi favorevoli, a Roma pare non esista. A ben guardare il mercato immobiliare è fatto dal solito manipolo di costruttori che si rivolge sempre alle stesse grandi società.
C’è chi dice che i prezzi sono alti anche perché i romani, pur di stare in città, sono disposti a sostenere spese elevate.
Bisogna anche dire che la periferia non offre tutti i servizi necessari ad un buon abitare. Mentre all’estero i nuovi quartieri vengono programmati e realizzati secondo una scaletta che prevede prima di dotare la zona di tutti i servizi e solamente alla fine di edificare, da noi spesso si comincia col costruire “casermoni” nelle aree destinate a nuovo quartiere e poi – o, purtroppo, mai – si pensa all’autobus, alla metropolitana, alle scuole, ai parchi pubblici, alle piste ciclabili, ai negozi.
Risulta quindi che l’alternativa per chi volesse abitare nella capitale è fra le costosissime case di Roma centro e un abbordabile appartamento in un quartiere dormitorio.
Sulla necessità di una riqualificazione di Roma si è pronunciato anche il sindaco Alemanno: “È necessaria una nuova legge urbanistica complessiva che consenta di costruire dove c'è bisogno e non solo dove c'è interesse di privato e di società immobiliari, se no continueremo ad avere città che si espandono in zona agricola. È necessario invece demolire e ricostruire ampie aree della città, recuperando anche terreno urbano”.

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