lunedì 30 luglio 2012

Il mercato del fotovoltaico europeo chiede di essere protetto



La guerra commerciale del fotovoltaico è iniziata lo scorso maggio negli Stati Uniti, dove si è deciso di imporre un dazio sui pannelli solari esportati dalla Cina sul suolo americano e venduti a un prezzo super competitivo rispetto ai prodotti locali. La Cina si difende dalle accuse di dumping (cioè di sostegno nazionale ai propri produttori, in violazione degli accordi internazionali sulla concorrenza), negandolo.
L’Unione Europea sta per prendere una decisione simile, in quanto anche da noi i produttori si trovano in difficoltà per l’abbassamento dei prezzi provocato dall’entrata dei pannelli solari cinesi nel mercato.
L’Italia ha già introdotto un bonus, confermato nel Quinto Conto Energia, per chi acquista i prodotti nazionali, ma – fatta la legge, trovato l’inganno – molti hanno continuato ad importare componenti cinesi per poi assemblarli in patria ed apporvi il marchio di made in Italy.
Chi volesse passare al fotovoltaico per i propri consumi, domestici od aziendali, deve documentarsi bene, magari con una ricognizione sul Web, per esempio qui: http://www.pannelli.eu/it/pannelli-solari-fotovoltaici.php, per trovare un’azienda affidabile, in grado non solo di fornire assistenza tecnica, ma anche amministrativa e burocratica, per essere sicuri di adempiere correttamente a tutti quegli atti necessari ad ottenere le agevolazioni offerte dallo Stato (vedi, per esempio, http://www.pannelli.eu/it/servizi-e-assistenza-privati.php.

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