Quale pellet scegliere?
Il pellet è sicuramente il combustibile del futuro:
facilmente reperibile e trasportabile, non ha bisogno di appostivi spazi per lo
stoccaggio. Lo si trova praticamente ovunque, è economico ed ecologico. Le
emissione di CO2 sono le più basse fra i combustibili, inoltre l’assenza di
vernici e collanti lo rende meno dannoso per la salute. Una volta terminata la
combustione la quantità di cenere è davvero irrisoria e può essere
tranquillamente smaltita assieme ai rifiuti organici.
La stufa a pellet è pensata per il riscaldamento domestico anche per chi abita in appartamento
e non ha tempo per alimentare costantemente il fuoco come avviene per le
tradizionali stufe a legna. Ma non tutti i pellet sono uguali. Il pellet deriva
dagli scarti di lavorazione del legno, ma non tutte le qualità sono uguali,
attenzione quindi all’etichetta.
La prima cosa da considerare è l’essenza del legno di
origine, dobbiamo chiederci quindi da quale legno deriva il sacco di pellet che
abbiamo di fronte. Dalla qualità del legno dipende infatti il potere calorifero
finale del pellet stesso. Faggio ed abete sono i candidati ideali, si possono
tranquillamente riconoscere dal loro colore chiaro. Altre caratteristiche che
deve avere il pellet per essere di buona qualità: liscio, regolare, compatto e
senza troppa segatura.
Guardare l’etichetta e costatare la provenienza del prodotto
e la conformità alle normative europee in fatto si sicurezza è un altro elemento
da prendere in considerazione. Infine, l’ultimo dato e forse il più importante,
dobbiamo guardare il potere calorifero, che si esprime nella dicitura KWh. Kg; mediamente
la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 4,7 KW per kg.
Etichette: Pellet, pellets, stufa a pellet, stufe a pellet
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