giovedì 7 luglio 2011

L’email marketing non chiude…ma rilancia!

Sono stati cattivi profeti coloro che in passato hanno decretato una futura fine dei servizi di email marketing. A dimostrarlo è un’analisi recente, basata su oltre 3 miliardi di messaggi di posta elettronica inviati a “navigatori” italiani per conto di oltre 6400 aziende nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre del 2010.

Lo studio ha permesso di avere anche preziose informazioni sul funzionamento del servizio, ad esempio sulle diverse risposte date dalle tre tipologie di messaggi di posta inviati; le newsletter (notizie inviate da parte di aziende, enti, servizi internet ecc. a cui si è iscritti), il DEM (direct email marketing, messaggi che le aziende inviano ad utenti reali o potenziali per pubblicizzare i propri prodotti), la email transazionali (messaggi di posta elettronica inviati automaticamente, spesso per dare conferma di qualcosa, come una registrazione avvenuta).

Proprio queste ultime, essendo scaturite da un’azione svolta in prima persona dall’utente, hanno un’elevatissima percentuale di apertura rispetto agli altri due tipi di messaggi che comunque, quando correttamente utilizzati, ottengono risultati ampiamente positivi.

Molto interessanti anche i dati sui tempi di apertura, sul grado di attività e fedeltà al servizio delle varie regioni italiane e sui diversi temi trattati.

Entro 24 ore dall’invio delle email 3 utenti su quattro sono soliti aprire i messaggi di posta ricevuti, mentre sono necessari 13 giorni per arrivare quasi alla totalità (99,9%).

I più reattivi sono equamente distribuiti nel territorio italiano con Piemonte, Puglia e Sardegna nei primi tre gradini del podio; chiudono la classifica Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

È invece il No-Profit il settore con gli utenti più fedeli (23% di utenti attivi), seguito da Automotive, Trasporti/Viaggi e Turismo/Hotel.

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