giovedì 7 luglio 2011

Crisi nel mercato pubblicitario; il web va controtendenza

Anche per le società che si occupano della promozione di eventi, aziende o attività è arrivata, puntuale, la crisi.

Lorenzo Sassoli De Bianchi, presidente dell’UPA (Unione Pubblicità Associati), nel corso di una conferenza stampa indetta per presentare l’andamento del mercato e le proiezioni previste per la fine del 2011, ha elencato dei numeri che non ammettono repliche; tutti in negativo, con una sola eccezione.

Radio, affissioni pubbliche e cinema calano del 7%, i quotidiani del 3%, i periodici del 2,5%.

Anche la televisione, che comunque rimane indiscutibilmente leader del settore pubblicitario con oltre il 51% d’investimenti complessivi (4,8 miliardi di euro sui 9,3 totali), registra una perdita di 1,5%.

La mosca bianca è ovviamente internet, che prosegue la sua crescita (18% in più) grazie anche a nuove forme comunicative; servizi di direct marketing, nuove forme di display advertising, gestione concorsi a premi.

I concorsi a premi in particolare stanno diventando sempre più richiesti dalle aziende, per merito della possibilità di utilizzare canali comunicativi differenti. Telefonia fissa o mobile, videotelefoni, web o sms; la promozione può essere impostata in base alle preferenze dell’utenza che si desidera raggiungere, anche attraverso sistemi integrati.

Le vincite possono essere istantanee o prevedere un’estrazione finale e si possono impostare dei sistemi di controllo georeferenziati, in grado di fornire statistiche preziose per l’azienda.

È importante però mantenere il giusto livello di controllo dei dati personali; col crescere della pubblicità su internet aumentano anche le proteste degli utenti che vedono invasa la propria privacy e il confine tra un servizio prezioso per l’azienda e uno negativo è estremamente labile.

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