domenica 15 aprile 2012

Scale sempre più bio


Una scala interna o esterna a un'abitazione viene spesso considerata come un elemento meramente funzionale dello spazio, con il solo scopo di collegare fra loro due piani a differenti altezze. Invece una qualsiasi scala è una struttura architettonica e di arredo che completa, arricchisce, esalta alleggerisce o meno l'ambiente circostante. Una scala a chiocciola, per esempio, si sviluppa repentinamente dalla linea di terra a un piano superiore, avvolgendosi in un circuito elicoidale. Lo spazio che occupa è quindi estremamente limitato, proprio perché sfrutta l'altezza a mano a mano che si svolge a spirale verso l'alto. 
  
Di origine medievale, la scala a chiocciola serviva per accedere dai piani terra alle torri: da allora non hanno più smesso di essere progettate e costruite in edifici abitativi, direzionali, ecc., sebbene materiali, tecniche e tecnologie si siano nel frattempo affinati ed evoluti. Cercando in Rete “scale chiocciola” è possibile notare come i designer amino particolarmente questo tipo di struttura e si sbizzarriscono nel trovare sempre nuove soluzioni funzionali-decorative-materiche attraverso l'elemento architettonica della scala a chiocciola. 

Se realizzate in legno, in genere sono preferiti legni certificati, provenienti da piantagioni ecosostenibili destinante alla piantumazione. Anche i legni per i rivestimenti (online basta cliccare “rivestimenti scale”) sono spesso frutto di scelte green: rovere, larice, iroko vengono selezionati in quelle zone in cui è previsto un piano di rimboschimento permanente. Anche per queste ragioni, una scala in materiali naturali, a chiocciola oppure no, è in ogni caso molto più che una semplice sequenza di gradini da scendere e salire. È ma una scelta precisa e consapevole, oltre l'estetica e la funzionalità.

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