sabato 28 aprile 2012

Commerciare con l’estero


È l’ora di guardare al futuro e rilanciare l’economia! Aprire un’azienda potrebbe essere considerata una pazzia in un momento di crisi come questo, in cui tante attività, anche quelle che fino a poco tempo fa andavano molto bene e non avrebbero mai rischiato di chiudere, trovano molte difficoltà ad andare avanti. Ma nel caso ci siano tutti i presupposti per provare, i mezzi e il capitale iniziale soprattutto, perché non provare a lanciarsi in una nuova avventura? E perché non puntare direttamente al commercio in altri paesi? Così andremo a cercare fortuna all’estero ma con un’azienda fortemente radicata nella nostra penisola. A parte soldi e mezzi, quello di cui avremo bisogno è il know how per commerciare con i paesi lontani. Di cosa avrete bisogno? Soprattutto di collaboratori in grado di comprendere le lingue straniere, che sappiano tradurre anche documenti legali e che conoscano la normativa doganale e tutto ciò che riguarda i pagamenti internazionali (per esempio la clausola della resa ex-works). Un passo importante sarà contattare qualche consulente che si occupi dei contatti con i distributori e gli attori del vostro settore del mercato in tutti i paesi che avete deciso di contattare per esportare il vostro lavoro. Attraverso le esposizioni in mostre e fiere (le annuali manifestazioni che presentano le novità del mercato) potrete riuscire a prendere i contatti per cominciare ad affacciarvi sui vari scenari internazionali e diffondere la conoscenza dei vostri prodotti. Il resto dipenderà dalle vostre capacità imprenditoriali.

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