Commerciare con l’estero
È
l’ora di guardare al futuro e rilanciare l’economia! Aprire un’azienda potrebbe
essere considerata una pazzia in un momento di crisi come questo, in cui tante
attività, anche quelle che fino a poco tempo fa andavano molto bene e non
avrebbero mai rischiato di chiudere, trovano molte difficoltà ad andare avanti.
Ma nel caso ci siano tutti i presupposti per provare, i mezzi e il capitale
iniziale soprattutto, perché non provare a lanciarsi in una nuova avventura? E
perché non puntare direttamente al commercio in altri paesi? Così andremo a cercare
fortuna all’estero ma con un’azienda fortemente radicata nella nostra penisola.
A parte soldi e mezzi, quello di cui avremo bisogno è il know how per commerciare
con i paesi lontani. Di cosa avrete bisogno? Soprattutto di collaboratori in
grado di comprendere le lingue straniere, che sappiano tradurre anche documenti
legali e che conoscano la normativa doganale e tutto ciò che
riguarda i pagamenti internazionali (per esempio la clausola della resa ex-works). Un passo importante
sarà contattare qualche consulente che si occupi dei contatti con i
distributori e gli attori del vostro settore del mercato in tutti i paesi che
avete deciso di contattare per esportare il vostro lavoro. Attraverso le
esposizioni in mostre e fiere (le annuali manifestazioni che presentano le
novità del mercato) potrete riuscire a prendere i contatti per cominciare ad
affacciarvi sui vari scenari internazionali e diffondere la conoscenza dei
vostri prodotti. Il resto dipenderà dalle vostre capacità imprenditoriali.
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