sabato 19 marzo 2011

Mutui, Abi e consumatori a confronto

Confronto mutui: deve essere la parola d’ordine quando si possiedono diversi preventivi e si ha la necessità di scegliere quello giusto per acquistare il proprio immobile. Soprattutto ora, che specialmente per ciò che riguarda il tasso variabile, vi è una certa agitazione del mercato a causa delle ultime decisioni prese dalla Banca Centrale Europea. Il confronto tra l’Abi e le associazioni dei consumatori è iniziato. A darne notizia è il presidente dell’associazione bancaria italiana Giuseppe Mussari, il quale crede fermamente nella politica dell’informazione.

Un concetto valido sia che si tratti di scelte e o di rischi. Una tavola rotonda necessaria per discutere dell’attuale mercato finanziario, alla luce della tipologia di finanziamenti richiesti, attualmente concentrati su una tipologia di mutuo tasso variabile, ancora oggi, nonostante il rialzo dei prezzi considerati più convenienti rispetto a quelli a tasso fisso. Scorrendo i dati del secondo semestre del 2010 i mutui a tasso variabile rappresentano il 47% del totale, quelli a tasso fisso sono il 24%, il 26,5% sono a tasso variabile con tetto massimo e il 2,5% a tasso misto.

Si tratta di in una situazione, quella attuale, nella quale non andare al punto della questione rischia di trasformarsi in un problema molto più grande di ciò che si immagina per i consumatori, i quali, già vittime della crisi, rischiano se non bene informati di non centrare le scelte che col passare del tempo rischiano di rivelarsi sempre più vitali per ciò che riguarda la loro sopravvivenza economica.

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