Un’idea per ridurre i costi degli enti locali
Dall’inizio
della crisi si sente dire che la ripresa deve passare attraverso l’abbattimento
delle spese inutili del nostro paese. Lo scorso anno il Governo Berlusconi
ipotizzò di raggiungere quest’obiettivo anche attraverso un taglio degli enti
locali ed in particolare delle province, ritenute “poco utili” da molti
italiani; prima si pensava di abbatterle tutte, poi di concentrarsi solo su
quelle con meno di 300.000 abitanti. Stesso discorso fu fatto anche per i
piccoli comuni: l’ex premier pensò infatti di accorpare quelli con meno di 1000
abitanti, ma anche in questo caso al momento di passare dalle parole ai fatti
non se ne fece niente.
Con la caduta
del Governo Berlusconi la patata bollente passò nelle mani di Mario Monti e dei
suoi fidati ministri; il decreto Salva Italia del nuovo Presidente del
Consiglio ha previsto un ridimensionamento delle province, svuotate di alcune
mansioni e indirizzate verso più semplici compiti di coordinamento del
territorio, mentre i comuni sono riusciti ad evitare i temuti tagli attraverso
l’accorpamento delle funzioni locali in seno alle Unioni dei Comuni.
Ma in attesa
che queste misure siano adottate concretamente, gli enti locali potrebbero
ottenere consistenti risparmi anche facendo delle scelte oculate, come ad
esempio quella connessa al passaggio al digitale: utilizzando servizi come la
posta elettronica certificata o la conservazione sostitutiva
non solo si ridurrebbero notevolmente i costi (meno carta, fotocopie, spese
postali, d’archiviazione etc) ma si avrebbe una gestione molto più semplice e
funzionale. Digitando sul web le parole “corso
conservazione sostitutiva” è possibile trovare aziende specializzate nelle
formazione del personale che permettano ai comuni italiani, tramite un
investimento nell’e-government, di fare la loro parte nella riduzione dei costi
dello Stato.
Etichette: conservazione sostitutiva, corso conservazione sostitutiva
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