lunedì 19 marzo 2012

Pat, il cda decide di porre fine agli affitti agevolati


Ricordate lo scandalo di Affittopoli di qualche mese fa? Si scoprì che gli alloggi di proprietà del Pio Albergo Trivulzio a Milano venivano concessi per importi irrisori a politici, dirigenti e personaggi famosi. Una volta resa pubblica, questa notizia ebbe un grande risalto negli organi d’informazione, alimentata dalla rabbia di migliaia di italiani che dovevano (e devono tuttora) impegnare buona parte del loro stipendio nel pagamento del canone di locazione e di tante persone che ogni giorno vanno alla ricerca di annunci come “affitto Oristano” o “affitto Rimini” per trovare una soluzione abitativa più economica che gli consenta di arrivare a fine mese. I prezzi stabiliti dall'ospizio erano ben diversi da quelli che ci si aspetterebbe per appartamenti siti in pieno centro a Milano; inoltre gli affittuari non erano di certo persone che sarebbero finite sul lastrico pagando un affitto più salato!
Finalmente il cda del Pio Albergo Trivulzio ha deciso di applicare ai propri appartamenti i canoni previsti dall'Agenzia del Territorio, concedendo sconti solo per chi dimostrerà di avere un reddito basso, ma di fatto determinando un aumento che in alcuni casi porterà ad un affitto tre volte superiore rispetto a quello precedente. Le prime abitazioni ad adottare queste procedure saranno le 550 (su un totale di 1400) il cui rinnovo è ormai imminente; non mancano le proteste dei sindacati degli inquilini che intendono mantenere i vantaggi concessi dal canone agevolato, un tipo di contratto che prevede un prezzo fissato in seguito a trattative sindacali a prescindere dal reddito dell'inquilino. La presidente Bistolfi però non sembra sentire ragioni; per sanare i bilanci sofferenti del Pat (che ha anche chiesto maggiori risorse al comune e alla regione) si deve passare attraverso questa strada.

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