Fondo sociale per l’affitto cercasi
Spesso
le famiglie che vanno alla ricerca di annunci su abitazioni in affitto,
scrutando con attenzione le caratteristiche di avvisi come “affitto
Caltanissetta” o “affitti
Carbonia”, devono impegnare buona parte del proprio reddito nel pagamento
del canone di locazione, limitando di conseguenza tutte le altre spese. A volte
poi, per quanto si cerchi di stare attenti nella gestione del bilancio
familiare, per riuscire a rimanere in pareggio ci vorrebbe l’abilità di un vero
prestigiatore.
Fino
a qualche tempo fa chi si trovava in queste condizioni poteva contare sul fondo
sociale per l’affitto, uno strumento pensato per sostenere proprio queste
famiglie; ma se nel 2010 i fondi a disposizione erano complessivamente 143
milioni, per il biennio successivo si è passati a soli 33 milioni, fino ad
arrivare ai miseri 14 previsti per il 2013. Da più parti si sono levate voci
contrarie a questa manovra, che non tiene conto della complicata situazione
abitativa delle città italiane. Studi recenti dimostrano che una possibile
soluzione ci sarebbe eliminando la cosiddetta “cedolare secca”, un istituto
creato per abbattere il ricorso agli affitti in nero, basato su una riduzione
delle imposte per i proprietari delle abitazioni. La cedolare secca elimina
ogni altra tassa, dall’Irpef (comprese le addizionali regionali e comunali)
all’imposta di registro, sancendo un’unica imposta che è pari al 21% (il 19%
nel caso di appartamenti locati con canone concordato). Ma l’introduzione della
cedolare secca non ha generato i benefici sperati: infatti il mancato gettito
Irpef non è adeguatamente compensato dalla regolarizzazione di chi in precedenza
preferiva rimanere in nero. Nelle casse dell’erario manca così almeno un miliardo
di euro, proprio la cifra necessaria per rimettere in vita il fondo sociale e
destinarlo a tutti coloro che potenzialmente ne hanno bisogno. Sta alla politica
decidere, ma la scelta di far passare questi soldi dalle mani dei proprietari
delle abitazioni a quelle degli inquilini sarebbe sicuramente in linea con le
norme di equità, rigore e crescita a cui il premier Monti ha dichiarato di
ispirarsi.
Etichette: affitti Carbonia, affitto Caltanissetta
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page