martedì 20 settembre 2011

Cisti dentarie, le varie tipologie


Le cisti dentarie, chiamate anche cisti odontogene, sono dei sacchi membranosi che contengono una sostanza molle, costituita da liquido e gas. Esistono diversi tipi di cisti: cisti radicolari, cisti follicolari, cisti da ritenzione, cisti sebacee, cisti traumatiche e cisti paradentali. Solitamente le cisti radicolari compaiono a livello della radice e si formano a seguito di processi infiammatori cronici del periapice oppure a seguito di un processo granulomatoso. Le cisti follicolari invece contengono frammenti di denti oppure un dente intero e si originano dalla porzione epiteliale del germe dentario. Le cisti di ritenzione si formano a seguito di un ostruzione di una ghiandola salivare; mentre le cisti sebacee si originano da una ostruzione di una ghiandola sebacea, invece le cisti traumatiche sono quelle causate da traumi o ferite.

Per quanto riguarda le cisti paradentali queste si formano dalle cellule epiteliali che sono situate nello spazio alveolo o nell’ osso vicino. La presenza di una ciste è evidente, in quanto risulta essere gonfia la zona colpita dalla ciste ed il paziente avverte dolore. Altri disturbi dentari possono essere le fratture dei denti, la cui causa è la carie destruente che rende la parete dei denti particolarmente sottile. La carie destruente colpisce una parte o tutta la corona dentaria. La linea di frattura può essere orizzontale o longitudinale arrivando fino all’inizio della radice. In questo caso si procede solitamente con l’asportazione del dente o dei denti colpiti e questi vengono poi sostituiti con l’implantologia dentale. L’implantologia è una tecnica di chirurgia odontoiatrica che permette di ottenere ottimi risultati, dando ai pazienti denti stabili, belli esteticamente e duraturi.

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