Il futuro del turismo di Jesolo
Il Turismo, per tutte le località balneari dell’Alto
Adriatico, rappresenta la risorsa economica principale ed i numeri confermano
questa affermazione. Nella stagione 2012 appena conclusa si sono registrate 25
milioni di presenze, da Caorle a Chioggia.
Ma si devono fare delle precisazioni. Le località che hanno
registrato il successo maggiore continuano ad essere quelle che riescono a
calamitare i turismi d’Oltralpe, per lo più tedeschi e austriaci ma non solo.
In località come Bibione e Caorle la presenza di turisti di lingua tedesca
costituisce il 55% del totale delle presenza.
Questo perché l’Alto Adriatico continua ad essere il mare
più vicino per la Mitteleuropa e l’offerta turistica molto allettante, non solo
per la spiaggia di per sé, ma anche per la vicinanza con Venezia. Tedeschi ed
austriaci chiamano “Ober Adria” questo tratto di costa: la meta preferita per le
loro vacanze estive.
Un discorso a parte merita la località di Jesolo, che per
tradizione, calamitava un tipo di turismo per lo più incentrato su una
clientela di italiani. Discoteche aperte fino all’alba e spiaggia dorata non
sono più sufficienti a soddisfare i gusti del turista italiano medio sempre di
più alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Ecco perché tante strutture ricettive fra cui il dei fiori camping
village hanno deciso di cambiare veste, dando un’importanza maggiore all’architettura
delle strutture, al contesto naturale circostante ed alla qualità dei servizi
offerti. I Bungalow a
Cavallino del camping dei Fiori sono immersi nella natura, inoltre la
vicinanza di Venezia, ne fa la meta ideale per una tipologia di vacanza in
grado di coniugare turismo open air, turismo culturale e balneare. E sembra
proprio questa la ricetta vincente per proporre Jesolo e Cavallino come
località per un turismo sempre più internazionale.
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