sabato 10 marzo 2012

Come calcolare l’IMU sulla prima casa


State valutando l’acquisto di una nuova dimora? Avete già preso nota di annunci tipo “case Caltanissetta” o “case Barletta” sulle pagine di alcune riviste specializzate o attraverso i migliori portali dedicati alla compravendita di abitazioni presenti in rete? Allora molto probabilmente avete già iniziato a fare i conti con la nuova tassa che, tra qualche mese, tutti i proprietari di abitazioni dovranno pagare: stiamo ovviamente parlando dell’IMU (l’Imposta Unica sugli Immobili).
Al momento non è ancora possibile sapere con precisione quanto si pagherà e quali differenze ci saranno tra questa tassazione e la vecchia ICI. Infatti il governo si è limitato a fissare delle soglie minime, ma ogni comune ha tempo fino al 30 giugno per determinare le proprie aliquote: esistono però alcune certezze che proveremo a riassumere brevemente qui di seguito, limitando la nostra analisi alle prime case.
Il procedimento da adottare per avere un’idea dell’importo IMU è il seguente: innanzitutto bisogna stabilire il valore catastale e per farlo dovete rivalutare la rendita dell’immobile dello 0,5% (basta moltiplicarla per 1,05) e successivamente moltiplicare il valore ottenuto per 160. A quest’ultimo valore bisogna applicare l’aliquota comunale; il governo ha messo un tetto minimo del 4 per mille, ma i comuni hanno facoltà di innalzarla fino al 6 per mille. In quanto prima abitazione avete diritto ad una detrazione di 200 euro (prevista in quanto prima casa) e di 50 euro per ogni figlio a carico.
Una volta imparato il procedimento, stabilire il valore dell’imposta sarà un gioco da ragazzi; dovete solo aspettare che il vostro comune di residenza determini il valore dell’aliquota e tenere la calcolatrice a portata di mano.

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