giovedì 23 febbraio 2012

Vacanza fatale


Avete deciso di regalarvi una vacanza in montagna e state cercando la soluzione più adatta per voi? Provate a digitare su un motore di ricerca le parole “hotel Passo Tonale” e “hotel Val di Sole” e immaginate di trascorrere qualche giorno indimenticabile nel cuore delle Alpi, tra attività sportive, relax e i leggendari piaceri della cucina trentina. Se però ricoprite un incarico pubblico di qualsiasi genere non dimenticate di pagare personalmente il vostro conto, o rischierete di incorrere nei guai in cui si è trovato l’ormai ex Presidente della Repubblica Federale tedesca.
La parabola discendente di Christian Wulff è iniziata nel dicembre scorso, quando la Bild pubblicò alcune notizie relative a presunti scambi di favori tra l’allora governatore della Bassa Sassonia e alcuni imprenditori. Wulff aveva negato di aver avuto rapporti con l’imprenditore Geerkens, ma ci sono prove sicure su un prestito ottenuto dalla moglie di quest’uomo d’affari per comprare una casa; peraltro il goffo tentativo di bloccare la fuoriuscita della notizia, facendo pressioni sui vertici della Bild, ha soltanto peggiorato la situazione. Ma in particolare l’attenzione della procura di Hannover, che aveva chiesto al Bundestag la revoca dell’immunità dell’ex presidente, si sta concentrando sui rapporti avuti tra Wulff e David Groenewold, un produttore cinematografico. Nel 2007 i coniugi Wulff trascorsero una vacanza di qualche giorno presso un hotel della prestigiosa isola tedesca di Sylt; il conto di quella vacanza fa pagato interamente da Gronewold che solo pochi mesi prima aveva ottenuto sovvenzioni pubbliche pari a 4 milioni di euro dal governo della Bassa Sassonia.
Si tratta di una semplice coincidenza o c’è sotto qualcosa in più? In attesa che si approfondisca la faccenda, i tedeschi hanno già emesso il loro verdetto; la fiducia in Wulff è finita e con lei il suo mandato di Presidente.

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