giovedì 9 febbraio 2012

Un’auto storica, la Lotus Esprit


Per gli amanti delle auto che hanno fatto la storia di questo settore, ricorderanno la Lotus Esprit come una delle più ambite della sua epoca. La coupé della compagnia automobilistica inglese è stata prodotta dal 1975 al 2004 e in tutto questo periodo ne vennero prodotte soltanto poco più di 10 mila (10.675 per l’esattezza). Il primo modello della Esprit fu disegnata da un italiano, il designer Giorgetto Giugaro, che ha partecipato alla creazione di molte auto che hanno fatto la storia dell’automobilismo come le Alfa Romeo Alfasud, l’Alfetta GT, l’Audi 80, le Fiat Croma, la Punto, la Uno, le Lancia Delta, Thema, Prisma. E non basta, Giugaro ha messo la propria firma anche sulle Maserati Bora, Ghibli e Merak, sulle Renault 19 e 21, sulle Seat Ibiza, Marbella, Malaga e Toledo, e sulle Volkswagen Golf, Scirocco e Passat.
La Lotus Esprit ha subito sostanzialmente due restyling. Uno più leggero nel 1980 che riguardò soltanto paraurti, luci posteriori e cilindrata, e uno più definitivo nel 1987 quando il disegno venne totalmente ridefinito. Nel 1999 venne addirittura prodotto un modello in soli 50 esemplari, la Esprit Sport 350.
Molte curiosità sono legate a questo modello. Per esempio il suo profilo di base ispirò la DeLorean DMC-12, che in seguito, modificata, diventò l’auto per viaggiare nel tempo che utilizzavano Marty McFly e Doc nella trilogia di “Ritorno al futuro”.
La Esprit appare anche in altri famosi film. Per esempio nel 1977 e nell’1981 apparve nei film di James Bond. E apparve anche in due film che hanno segnato l’immaginario degli anni ’90: Basic Instinct e Pretty Woman.

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