Un’auto storica, la Lotus Esprit
Per gli amanti delle auto che hanno fatto la storia di
questo settore, ricorderanno la Lotus Esprit come una
delle più ambite della sua epoca. La coupé della compagnia automobilistica
inglese è stata prodotta dal 1975 al 2004 e in tutto questo periodo ne vennero
prodotte soltanto poco più di 10 mila (10.675 per l’esattezza). Il primo
modello della Esprit fu disegnata da un italiano, il designer Giorgetto
Giugaro, che ha partecipato alla creazione di molte auto che hanno fatto la
storia dell’automobilismo come le Alfa Romeo Alfasud, l’Alfetta GT, l’Audi 80,
le Fiat Croma, la Punto, la Uno, le Lancia Delta, Thema, Prisma. E non basta,
Giugaro ha messo la propria firma anche sulle Maserati Bora, Ghibli e Merak,
sulle Renault 19 e 21, sulle Seat Ibiza, Marbella, Malaga e Toledo, e sulle
Volkswagen Golf, Scirocco e Passat.
La Lotus Esprit ha
subito sostanzialmente due restyling. Uno più leggero nel 1980 che riguardò
soltanto paraurti, luci posteriori e cilindrata, e uno più definitivo nel 1987
quando il disegno venne totalmente ridefinito. Nel 1999 venne addirittura
prodotto un modello in soli 50 esemplari, la Esprit Sport 350.
Molte curiosità sono legate a questo modello. Per esempio il
suo profilo di base ispirò la DeLorean DMC-12, che in seguito, modificata,
diventò l’auto per viaggiare nel tempo che utilizzavano Marty McFly e Doc nella
trilogia di “Ritorno al futuro”.
La Esprit appare anche in altri famosi film. Per esempio nel
1977 e nell’1981 apparve nei film di James Bond. E apparve anche in due film
che hanno segnato l’immaginario degli anni ’90: Basic Instinct e Pretty Woman.
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