giovedì 16 giugno 2011

ITIL, il vademecum dell'Information Technology

L'informatica è una passione che si è impadronita di molti fra coloro che appartengono alla generazione nata negli anni '70 e '80 e che molto spesso è diventata, fra questi, campo di attività lavorativa. Naturalmente non è sufficiente amare la materia ed è per questo che molte piccole imprese fondate da "smanettoni" sono poi fallite. Essere bravi a programmare non basta per dare soluzioni a un'azienda, è necessario anche possedere tutta una serie di nozioni che si possono apprendere "sul campo" nel corso degli anni o attraverso studi mirati.

Un valido aiuto ai responsabili IT delle aziende o allo stesso staff di una software house è dato dall'ITIL (Information Technology Infrastructure Library), una guida messa a punto da un'agenzia governativa britannica, ora giunta alla terza versione, che indica le migliori procedure da seguire nell'erogazione di servizi IT. Il taglio è più pratico che teorico e inizia con l'identificazione dei bisogni del cliente, prosegue con la progettazione del servizio e la sua messa in pratica e termina con le fasi di controllo e miglioramento.

I vantaggi nell'adozione dell'ITIL quale metodo di lavoro sono molteplici:

  • miglioramento nei servizi IT

  • riduzione dei costi

  • aumento della soddisfazione del cliente attraverso un approccio veramente professionale

  • miglioramento nella produttività

  • miglior impiego di competenze ed esperienze

  • miglioramento nella fornitura di servizi di terzi.

La formazione ITIL v3 proposta da Pat è conosciuta per i suoi corsi multimediali di formazione (Computer Based Training) rivolti al mercato italiano, sulla base dei quali è poi possibile accedere ai vari livelli di certificazione.

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